Autodafé (AKA Antonio Grazioli) si avvicina alla musica elettronica verso la fine del secondo millennio, dopo un passato di rocker in una band dell’hinterland milanese negli anni ’90.
Da allora inizia a collezionare synth vintage e ogni genere di macchina generatrice di “rumori”. Negli anni lavora in ambito software rilasciando sample libraries e VST Open-Source.
A partire dall’inizio degli anni duemila, si avvicina al modulare, con un sistema misto Doepfer/Analogue Solutions.
Negli ultimi anni, (complice anche il software VCV Rack) rinasce la sua passione per il modulare e il saldatore, riscoprendo il DIY e rimettendo insieme un nuovo sistema, basato all’80% su moduli assemblati da sé.
Autodafé (AKA Antonio Grazioli) si avvicina alla musica elettronica verso la fine del secondo millennio, dopo un passato di rocker in una band dell’hinterland milanese negli anni ’90.
Autodafé (AKA Antonio Grazioli) si avvicina alla musica elettronica verso la fine del secondo millennio, dopo un passato di rocker in una band dell’hinterland milanese negli anni ’90.
Da allora inizia a collezionare synth vintage e ogni genere di macchina generatrice di “rumori”. Negli anni lavora in ambito software rilasciando sample libraries e VST Open-Source.
A partire dall’inizio degli anni duemila, si avvicina al modulare, con un sistema misto Doepfer/Analogue Solutions.
Negli ultimi anni, (complice anche il software VCV Rack) rinasce la sua passione per il modulare e il saldatore, riscoprendo il DIY e rimettendo insieme un nuovo sistema, basato all’80% su moduli assemblati da sé.