Stefano Bertoli percorre da oltre trent’anni diversi sentieri di ricerca elettronica, alternando alla professione di fonico, quella di musicista e conduttore di clinic specializzate su strumenti inusuali.
Dai primi del 2000 si concentra sullo studio di strumenti acustici non convenzionali come Yaybahar e Waterphone che utilizza da soli o in combinazione con l’elettronica per sonorizzare spettacoli teatrali o luoghi inconsueti come grotte o miniere abbandonate.
Fra i suoi lavori in studio piú noti citiamo Yugasanti, sotto il moniker di KHN'SHS registrato live insieme al combo russo Phurpa e Theda Bara Vs Dr.Caligari, insieme alla Soprano Antonella Suella con il Moniker di AndromacA.
In questo nuovo progetto che porta solo il suo nome, propone una visione di musica astratta realizzata utilizzando
strumenti elettronici non propriamente sintetici ( Ciat Lonbarde Cocoquantus
II, Sidrax e Meng Qi Wing Pinger ) insieme a nastri magnetici e microfoni a contatto, manipolati in tempo reale senza alcuna base o sequencer. L’ultimo CD dal titolo “A Certain Amount of Atonality” esce il 26 Maggio per Dream Machine Temple
Stefano Bertoli percorre da oltre trent’anni diversi sentieri di ricerca elettronica, alternando alla professione di fonico, quella di musicista e conduttore di clinic specializzate su strumenti inusuali.
Stefano Bertoli percorre da oltre trent’anni diversi sentieri di ricerca elettronica, alternando alla professione di fonico, quella di musicista e conduttore di clinic specializzate su strumenti inusuali.
Dai primi del 2000 si concentra sullo studio di strumenti acustici non convenzionali come Yaybahar e Waterphone che utilizza da soli o in combinazione con l’elettronica per sonorizzare spettacoli teatrali o luoghi inconsueti come grotte o miniere abbandonate.
Fra i suoi lavori in studio piú noti citiamo Yugasanti, sotto il moniker di KHN'SHS registrato live insieme al combo russo Phurpa e Theda Bara Vs Dr.Caligari, insieme alla Soprano Antonella Suella con il Moniker di AndromacA.
In questo nuovo progetto che porta solo il suo nome, propone una visione di musica astratta realizzata utilizzando
strumenti elettronici non propriamente sintetici ( Ciat Lonbarde Cocoquantus
II, Sidrax e Meng Qi Wing Pinger ) insieme a nastri magnetici e microfoni a contatto, manipolati in tempo reale senza alcuna base o sequencer. L’ultimo CD dal titolo “A Certain Amount of Atonality” esce il 26 Maggio per Dream Machine Temple